30 aprile 2010

Ginestra - Cascia nelle immagini

Poche, a dire il vero, le immagini decenti che sono riuscito a salvare nella buia notte del Pestello Verde di Montevarchi. In attesa di incontri pomeridiani, ecco il racconto della serata attraverso alcuni scatti. Buona visione!


Un meticoloso Caposciutti si occupa del riscaldamento del portierone Marini


Un ritrovato Gabriele Caiani si presta per la foto di rito prima dell'inizio dell'incontro: è l'occasione per immortalare la gloriosa divisa rossoblu di chiara origine calcistica montevarchina ed anche quella per porgere gli auguri di ben tornato al nostro capitano, che proprio ieri sera ha fatto il suo rientro dopo un lungo infortunio.


Gli attimi prima dell'entrata in campo fra saluti e gomme da masticare per smorzare la tensione!


Un sorridente giocatore-accompagnatore del Cascia, ieri sera nelle vesti di collaboratore del direttore di gara ( il quale si fosse mai degnato di guardarlo... l'ha fatto sbandierare invano per tutta la sera! Complimenti, comunque, per l'impegno! )

Ecco di profilo, col numero, un ottimo Francini, vero mattatore della fascia sinistra


Daniele Procelli, fantasia allo stato puro in cabina di regia per la Ginestra


Una volta subito il vantaggio delle Ginestra, il Cascia si è riversato nella metà campo avversario alla ricerca del pari


L'uomo partita Travaglini in una pausa di gioco


Dopo partita caldo, con il super tifoso del Cascia "Pierino" che reclamava la concessione di ben due calci di rigore a favore dei suoi: a suo dire la Ginestra aveva pure pagato l'arbitro! Si, purché andasse via il prima possibile, aggiungo io!!!

Un saluto a tutti gli amici di Cascia! Alla prossima!

Ginestra - Cascia 1 - 0


Una serata calda al Pestello Verde di Montevarchi, con temperatura intorno ai venti gradi, ha fatto da cornice all’anticipo della 29° giornata dell’Arci eccellenza Valdarno fra i padroni di casa della Ginestra ed il Cascia.
Maglia a strisce rossoblu, pantaloncini e calzettoni blu per i padroni di casa; calzettoni e pantaloncini verdi con maglia gialloverde per gli ospiti.
Mister Benucci ritrova qualche uomo in più rispetto alle ultime partite e nelle seconda parte dell’incontro potrà permettersi il lusso di effettuare alcuni cambi. Scendono in campo Marini in porta, Dini, capitan Bucciarelli, Coppi e Riccucci a formare la linea di difesa; Belardi, Procelli Daniele, Francini e Gori a centrocampo; Bardelli e Travaglini di punta.

Inizio soporifero con ritmi bassi, tipici di una gara di fine campionato: all’11’ una punizione calciata lunga sul secondo palo da Dini, trova smarcato Francini che di sinistro calcia a botta sicura, ma viene stoppato in corner da un difensore a due passi dalla porta.
Al 18’ ottima penetrazione in area del Cascia con Focardi che centra rasoterra, ma la difesa libera prima che gli attaccanti possano battere a rete. Ancora ospiti pericolosi al 25’ quando sugli sviluppi di un corner è lesto Bondi a sfruttare la respinta e provare la botta dal limite che termina sopra la traversa.
Ribatte subito al Ginestra ed al 26’ Travaglini lavora un buon pallone per Bardelli che dal limite scaglia un bolide che il portiere Bellini, ottima la sua prova nonostante non fosse il suo ruolo, smanaccia in corner.
Tutte le azioni offensive del Cascia passano dal bomber Merli, orfano ieri sera del suo gemello del goal Zampoli, davvero un giocatore veloce e potente in grado di fare reparto da solo; Bucciarelli ha avuto da vero un gran da fare per tenerlo a bada.
Al 34’ un diagonale di Francini da posizione defilata si spegne a lato; al 37’ gran numero di Focardi che dopo un slalom sullo stretto spara un potente diagonale a giro che sorvola di poco la traversa. Davvero una ghiotta occasione per il Cascia di passare in vantaggio. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo avaro di emozioni.

Partono forte gli ospiti ad inizio ripresa e già al 1’ sfiorano il vantaggio su corner, quando il colpo di testa di Focardi sul secondo palo trova solo l’esterno della rete. Al 2’ una punizione di Merli a girare termina alta sotto lo sguardo vigile di Marini.
Si fa vedere anche al Ginestra che al 5’ coglie un palo esterno con Bardelli. E’ il preludio al goal che arriva quattro minuti dopo, esattamente al 9’, quando il vivace Travaglini, innescato da un’ottima intuizione di Bardelli, si presenta davanti a Bellini in uscita e dopo aver superato due difensori lo anticipa portando al Ginestra in vantaggio.
Appena un minuto dopo, rabbiosa reazione del Cascia con Merli che parte in contropiede vincendo un contrasto con il diretto marcatore, salta Marini in uscita e dall’altezza della linea di fondo serve una palla d’oro per Focardi che, a porta sguarnita, stoppa la palla temporeggiando troppo per poi sparare fra le braccia di Marini da neanche tre metri di distanza. Davvero una grossa occasione sciupata dagli ospiti per pareggiare i conti.
Benucci al 14’ sostituisce un combattivo Belardi con Procelli Gianni.
Al 27’ Bardelli smarca Procelli Daniele, ma la sua conclusione è deviata in corner.
Al 30’ altro cambio con Giusti, al rientro dopo la frattura del malleolo, che rileva un ottimo Gori, sempre più convincente nel ruolo di esterno di centrocampo.
Al 31’ doppia dose di applausi: esce l’autore della rete ginestrina Travaglini e gli subentra Gabriele Caiani, al rientro dopo il lungo infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi per circa quattro mesi.
Non succede più niente fino ai minuti di recupero: al primo dei quattro decretati dal direttore di gara, Ferrati impegna severamente Marini su calcio di punizione, costringendo il portiere della Ginestra al gran interno in corner. Sul corner interviene Mugnai di testa da distanza ravvicinata sbagliando l'impossibile. E’ l’ultima occasione prima del triplice fischio che sancisce la fine dell’incontro ed il ritorno alla vittoria della Ginestra.
Tipica gara di fine campionato dove entrambe le squadre non hanno più niente da chiedere a al campionato, ma proprio per questo danno vita ad una gara giocata a viso aperto mettendo da parte inutili tatticismi. In netta ripresa la Ginestra dopo un lungo periodo opaco sia a livello di gioco che di risultati; il Cascia, dopo un campionato ai vertici, ha tirato un po’ i remi in barca, complice anche la vittoria del campionato da parte della Leccese arrivata con largo anticipo; ieri sera non ha assolutamente demeritato e non ha sfruttato le occasioni create per pervenire al pari. Ottime le prove di Bucciarelli, davvero un brutto cliente quel Merli, difficile da anticipare e contrastare una volta partito in velocità, ma il capitano gli ha preso bene le misure concedendogli poco. Da sottolineare il lavoro di tutto il centrocampo, con un Belardi di sciabola ed un Procelli Daniele di fioretto; un elogio speciale lo merita anche Gori, sfortunato nell’occasione della rete annullata, al quale mister Benucci pare abbia trovato davvero la giusta collocazione. Davanti un Bardelli generoso che si è mosso bene sul fronte d'attacco dialogando a tutto campo con il provvidenziale Travaglini.
Un'iniezione di fiducia per il presidentissimo Aldinucci dopo le tante delusioni patite in questa stagione: adesso la speranza di chiudere in bellezza questo torneo e pensare poi alla costruzione della squadra per il prossimo anno.

Nella foto in alto il calcio d'inizio dell'incontro

29 aprile 2010

Inarrestabili!



Inarrestabile come la corsa di Mourinho sotto i 5.000 supporter interisti a fine partita, inarrestabile come la veemenza, figlia di un passato da glorioso mediano, con cui Oriali libera il tecnico di Setubal dalla presa dell’estremo difensore del Barcellona Valdes, convinto di potergli impedire di esultare ed inarrestabile come la gioia dei giocatori nerazzurri e come la felicità dei tanti tifosi che hanno accolto la squadra a Malpensa nel cuore della notte. Com'è stata inarrestabile, però, la scelleratezza comportamentale di tale Thiago Motta da Sao Bernardo do Campo ( Brasile ), cresciuto nelle giovanili della Juventude per poi passare proprio al Barcellona, che dopo neanche un centinaio di presenze ha pensato bene di sbarazzarsene proprio per i suoi problemi temperamentali in campo. Via Genova, poi, attraverso l’operazione Milito, è approdato alla corte di Moratti, probabilmente voluto anche da Mourinho ( forse non gli bastavano i grattacapi procurati da Balotelli…! )

Siamo al 28' del primo tempo quando Thiago il folle, consapevole di essere già stato ammonito, allunga pericolosamente la mano sul volto di Busquets nel tentativo, malriuscito, di tenere a distanza l'avversario. L'arbitro esagera a sventolare il rosso diretto, ma già un altro giallo sarebbe stato sufficiente a lasciare l'Inter in dieci. Da prova tv, comunque, la simulazione di Busquets con tanto di occhiolino malizioso per compiacersi dell'espulsione dell'avversario! Se l'Inter non avesse passato il turno, l'avrebbero linciato il povero Thiago Motta!

Da quel momento in poi è cambiata la partita: se prima era difficile che l'Inter potesse giocarsela a viso aperto, una volta rimasta in dieci era un'impresa impossibile. Meglio puntare sul collaudato modulo all'italiana e blindare la porta di Julio Cesar difendendo con praticamente tutti gli elementi. La furbizia di Busquets, col senno di poi, si è rivelata un'arma a doppio taglio per gli uomini di Guardiola: non c'era modo di stanare l'Inter dei difensori più forti al mondo ( vedi Samuel, Lucio, Maicon, Chivu più i vari Cambiasso e Zanetti a ripiegare ) e puntualmente lo stucchevole possesso di palla blaugrana si infrangeva sul muro nerazzurro.

Difficile per Guardiola invertire la marcia di una macchina da goal ben oleata come quella azulgrana, convinto che per ottenere la remontada fosse sufficiente far giocare la squadra come sa, ma non contro questa Inter, così determinata a difendere con i denti il prezioso risultato dell'andata. Mossa non proprio azzeccata quella di togliere Ibra, unica torre in campo in previsione degli assalti finali, e scarsa capacità di cambiare in corsa: dato che l'unico modo di trovare la porta per i suoi erano le conclusioni dalla distanza, doveva far provare il tiro da fuori ai vari Messi ( solo una volta l'ha fatto ) e Iniesta, non Keita e Touré! Hanno insistito nel voler entrare in area palla a terra, quando a fare i terzini spesso ripiegavano pure Eto'o e Milito...Troppo affollamento per trovare la remontada così.

Comprensibile, dopo 90 e passa minuti di passione a difendere la propria porta, l'esplosione di gioia di un sudatissimo e provatissimo Mourinho nelle dichiarazioni a fine gara. Mai aveva gridato ad alta voce il suo amore per l'Inter ed i suoi tifosi, che ha pure invitato a ricevere la squadra all'aeroporto nel cuore della notte, dove poi è stato accolto come un vero messia.
In mezzo a questo clima di euforia generale, vorrei ricordare a tutti che siamo ancora a fine aprile e che sarebbe un peccato considerare "l'impresa" quella di iera sera al Camp Nou ( nonostante resti per sempre nella storia del club nerazzurro ) e non mantenere alta la concentrazione fino alla sfida di Madrid con il Bayern, una delle squadre più "rognose" in circolazione. Concludo con le parole di Maicon appena sbarcato a Malpensa di fronte ai tifosi in delirio: " Non abbiamo ancora vinto nulla".

Nelle foto, tratte da ilsussidiario.net, la gioia di "superman" Mourinho al fischio finale.

Imperatore a segno

Va al Flamengo, con rete di Adriano su rigore al 20' del secondo tempo, la finale d'andata degli ottavi di finale di Libertadores contro il Corinthias di Ronaldo.
Sotto una pioggia battente, i principali protagonisti in campo, tanto acclamati ed attesi alla vigilia, non hanno brillato. Opaca la prova del Fenomeno, sostituito nella ripresa, è stato sbeffeggiato dai tifosi rubro-negros durante tutto l'arco dell'incontro, con pesanti riferimenti allo scandalo con i tre travestiti che vide coinvolto proprio Ronaldo lo scorso anno. Adriano ha avuto solo il merito di trasformare il penalty che ha permesso ai suoi di aggiudicarsi la gara d'andata, per il resto tanto impegno ma poca incisività.
Complimenti, dunque, al Flamengo che in dieci dal 36' del primo tempo è stato capace di far suo il primo round. Festa sugli spalti del Maracanà per un Flamengo che è tornato ad essere protagonista nel calcio continentale dopo anni di digiuno.
Fra una settimana il ritorno a San Paolo dove i padroni di casa dovranno vincere con almeno due reti di scarto ed al Flamengo basterà solo pari.

Nella foto in alto l'esultanza dell'Imperatore dopo il vantaggio su rigore e lo sconforto di Ronaldo mentre si appresta a riprendere il gioco. Nelle foto in basso ancora Adriano abbracciato dai suoi compagni di squadra ed un Roberto Carlos mai domo che si batte come un leone sotto la pioggia.


Foto da gloesporte.com

Campionato Arci Valdarno Eccellenza 28°a giornata



Risultati 28°a giornata

Arci Buc/Merc Ponterosso 2 - 1
Leccese Cascia 4 - 1
Matassino Ginestra 0 - 0
Pol.Pietrap. Giglio V. 2 - 2
F.Incisa Pol.R.Masi 2 - 1
Italfiasco Penna 1 - 3
Levanella Bocciofilo 2 - 1
Levane Incontro 0 - 1

Non ha pietà la Leccese in casa con il Cascia dopo esser stata sconfitta nel turno precedente dal Matassino, che invece non va oltre lo zero a zero casalingo contro la rediviva Ginestra. Il Ponterosso non può nulla in trasferta a Bucine dove Sampieri ( sempre più leader della classifica marcatori con 19 centri ) e compagni vincono la sfida. Il Levanella continua la sua marcia gloriosa battendo il Bocciofilo e rafforzando il quinto posto in classifica. E' troppa la voglia di salvezza della Fulgor Incisa perchè la Remo Masi possa opporsi: con questo successo gli incisani si portano a quota 26 punti, quasi fuori dalle sabbie mobili dei play out. La Penna non trova difficoltà nel rifilare 3 reti all'Italfiasco a domicilio e si avvicina alla Remo Masi. Pareggio con quattro reti nel derby fra Polisportiva Pietrapiana e Giglio Verde. Sfortunata la prova del Levane che cade sul proprio terreno nella sfida salvezza con l'Incontro.


Classifica

Leccese 75
Matassino 60
Cascia 55
Ponterosso 50
Levanella 46
Pol.R.Masi 43
Arci Penna 41
Arci Buc/Merc 40
Ginestra* 35
Italfiasco 33
Pol. Pietr. 26
F.Incisa 26
Bocciofilo 25
Incontro 24
Levane 21
Giglio V. Pietr. 17
*1punto di pen.

Classifica marcatori

19 Reti SAMPIERI STEFANO ARCI BUCINE/MERCATALE
16 Reti ERMINI PAOLO ARCI PENNA
15 Reti ZENI NOGUEIRA LECCESE USD
15 Reti LOCATELLI LUCA PONTEROSSO G.S.
15 Reti ZAMPOLI MARCO GSA CASCIA
13 Reti BRANDANI SIMONE GIGLIO VERDE PIETRAP.
13 Reti MERLI RANIERO GSA CASCIA
11 Reti LAZZARINI VALENTINO LEVANELLA ASD
10 Reti CENTRINI DANIELE INCONTRO S.C.
10 Reti CHERICI ALESSANDRO GIGLIO VERDE PIETRAP.
10 Reti GIORGI SAMUELE BOCCIOFILO G.S.
10 Reti NAIMI LORENZO ITALFIASCO A.P.D.
9 Reti FRAMMARTINO ANDREA PONTEROSSO G.S.
9 Reti DOTTI ALESSANDRO LECCESE USD
9 Reti BENDONI GIUSEPPE POL. REMO MASI
9 Reti CAPANNI MASSIMO POL. REMO MASI
9 Reti MALJA BUJAR ARCI MATASSINO
8 Reti NERI LEONARDO LECCESE USD
8 Reti CAIANI GABRIELE GINESTRA GSA
8 Reti RICCI GIANLUCA ARCI MATASSINO
8 Reti ANNESI ANDREA FULGOR INCISA
7 Reti GIAMMONA GIUSEPPE PONTEROSSO G.S.
7 Reti TEMPONE SALVATORE POL. REMO MASI
7 Reti BERNARDONI DAVIDE ARCI MATASSINO
7 Reti DI CATERINO CLAUDIO PONTEROSSO G.S.
6 Reti DOMINICI ALBERTO LECCESE USD
6 Reti ROTESI SAMUELE LECCESE USD
6 Reti MINUCCI MAURO ARCI MATASSINO
6 Reti FERRATI ALESSANDRO POL. PIETRAPIANA


Prossimo turno

Ponterosso Pietrap.
Dom 02/05 ore 10.30 Fig.ne
Bocciofilo Buc/Merc
Lun 03/05 ore 21.15 S.Cipr.
Pol.R.Masi Levane
Lun 03/05 ore 21.15 Rufina
Incontro Levanella
Ven 30/04 ore 21.30 Regg
Giglio V. Matassino
Ven 30/04 ore 21.30 Regg
Penna F.Incisa
Lun 03/05 ore 21.00 T.nuova
Ginestra Cascia
Gio 29/04 ore 21.00 Pestello
Leccese Italfiasco
Dom 02/05 ore 10.30 Leccio

28 aprile 2010

Ancora loro protagonisti


L'imperatore ed il fenomeno incrociano nuovamente i loro destini. Idoli delle due maggiori tifoserie brasiliane, questa sera ( le 3 di notte in Italia ) cercheranno di infiammare le rispettive torcidas a suon di reti, nell'andata degli ottavi di finale di Coppa Libertadores.
L'attenzione mediatica è così forte anche perché il destino ha voluto che si incrociassero due squadre brasiliane nella massima competizione sud americana: il Corinthias di Ronaldo ed il Flamengo di Adriano. Teatro della prima sfida sarà il mitico Maracanà di Rio de Janeiro, terreno di gioco del Flamengo, i campioni brasiliani in carica. Da dimenticare, invece, l’ultimo campionato del Corinthias; trascinati però dalle reti del Fenomeno nella vittoria in coppa nazionale, si sono comunque guadagnati il diritto di partecipare alla Libertadores. Lo stesso Roberto Carlos, ex laterale di Inter e Real Madrid, è approdato alla corte di Ronaldo ad inizio stagione nel tentativo di vincere la coppa più prestigiosa del sud America.
Nei gironi di qualificazione, il Corinthias si è classificato al primo posto, mentre il Flamengo si è dovuto accontentare della seconda piazza dietro all’Universidad de Chile.
Così si affrontano i due attaccanti più chiacchierati di tutto il sud America, in quello che è stato ribattezzato il derby dei chili, della birra e delle feste. Due giocatori che comunque, fra alti e bassi ( 2 reti per l’ex attaccante del Milan, 1 sola rete per l’Imperatore nella Libertadores ) riescono ancora a scaldare i cuori delle proprie tifoserie a suon di reti e prestazioni autorevoli. Poco importa se non si allenano con serietà, se esagerano con le feste e con le donne, per i tifosi restano dei veri e propri idoli ai quali dedicare tutto il loro appoggio.
Sarà proprio il tifo a recitare un ruolo decisivo nella sfida tutta brasiliana di stasera: sono le due maggiori tifoserie del paese e lo spettacolo sugli spalti non mancherà. La stampa brasiliana è sicura delle molteplici e varie attenzioni che verranno riservate a Ronaldo, considerato dalla torcida del Flamengo un “traditore” a tutti gli effetti: da sempre tifoso dichiarato dei rubro-negros, nel 2008, al momento di lasciare il Milan, c’era stato più di un contatto con lo storico club di Rio, ma poi, fra lo stupore generale, scelse il Corinthias. Notizia di poche ore fa, pare che il tifo organizzato del Flamengo abbia contattato 20 travestiti da far sedere proprio dietro la panchina del Corinthias, proprio nel tentativo di distrarre il Fenomeno…"Nel caso questa mossa non serva, potrà sempre uscirci dopo la gara!” Si è affrettato a dichiarare uno dei capi storici della tifoseria rosso nera. Oltre a questa simpatica iniziativa, sono previsti cori e striscioni volti a togliere la concentrazione del bomber cresciuto nel Cruzeiro e diventato Fenomeno in Europa.
Chances di volare in Sudafrica con la maglia della seleçao ne ha sicuramente più Adriano, che dalla sua ha anche il fattore anagrafico ( classe 1982, mentre il fenomeno va ormai per i 34 ) ma lo stimolo di regalarsi un successo così importante farà loro disputare una gran Libertadores. Oggi sarà solo primo round, ma se le suoneranno di santa ragione!

27 aprile 2010

Fermata Camp Nou


Non venitemi a dire adesso che la voglia di raggiungere un piazzamento Champions conta più di uno scudetto, perché non ci credo. Non ditemi neanche che Ranieri vuole confermare la sua fama di eterno secondo pure questa stagione, perché non mi pare possibile. Diciamo che lottare per il tricolore comporta un dispendio di energie psicofisiche tale da giustificare cali di attenzione che a volte, come nel caso delle due prodezze targate Pazzo Pazzini da Pescia, si pagano care. È appunto il caso della Doria corsara che espugna l'olimpico giallorosso gremito in ogni ordine di posto da tifosi romanisti che tutto si aspettavano meno che di vedere la propria squadra sconfitta nello scontro con l'odiato Cassano e di lasciare l'Inter sola in vetta alla classifica.
La miglior reazione ad un colpo che spezzerebbe le corna ad un toro, è arrivata proprio proprio dai fedelissimi tifosi della Lupa: fin da ieri mattina, neanche 12 ore dopo la spaccata del Pazzo che ha gelato l'Olimpico, hanno letteralmente preso d'assedio i botteghini per accaparrarsi un biglietto per la terz'ultima di campionato, quando la Roma sarà di scena a Parma. La gente e la città ci credono.

L'Inter, con la testa già sintonizzata sulla minaccia di remuntada azulgrana, ha dimostrato di non aver molto tempo da perdere nel campionato nostrano e di potersi permettere il lusso di escludere Balotelli senza conseguenze sul risultato. Il crocevia della stagione nerazzurra si chiama Barcellona: la città, la squadra ed uno stadio, il Camp Nou, che sarà una bolgia infuocata di catalani pronti a dare la pelle pur di vedere la propria squadra accedere alla finale di Champions League di Madrid. Già, immaginate che smacco sarebbe per gli odiati rivali del Real Madrid veder scendere in campo il Barça nel loro stadio per la finale continentale, dopo che los galacticos sono usciti negli ottavi ad opera del Lione! Perlomeno i tifosi interisti avranno come compagni di tifo anche i supporter del Real, dopo che quasi tutta Italia, ingiustamente a mio modo di vedere, tifa loro contro. Avrà bisogno del sostegno di tutti noi la squadra del patron Moratti, dopo che tutta la Catalogna ha garantito il proprio appoggio a Messi e compagni: impressionante il video realizzato dove viene ribadito il concetto che tutti, da Guardiola ad Ibrahimovic, venderanno cara la pelle prima di arrendersi. Il mio pensiero su questa iniziativa operata dal Barcellona? Cosa volete che siano delle magliette ed un video per esorcizzare la paura di non farcela contro una squadra, l'Inter, affamata di Champions dal lontano 1965? Niente. I nerazzurri saranno estremamente motivati a far bene ed avranno in testa solo il passaggio del turno: ricordiamoci che anche con una sconfitta, pur con un solo goal di scarto, l'Inter accederebbe in finale. Incrociamo le dita ed aspettiamo fiduciosi.
Addio sogni di gloria per il Milan, adesso più che mai preoccupato a difendere il suo terzo posto dall'avanzata blucerchiata. Palermo, Juve e Napoli si giocheranno i due posti Europa League ancora disponibili nella speranza di calcare i palcoscenici continentali la prossima stagione.
In coda in bocca al lupo al Livorno che la stagione prossima ripartirà dalla serie cadetta, mentre Siena ed Atalanta sembrano ormai spacciate, ma ancora nutrono qualche speranza di riacciuffare Bologna, Catania e Lazio per una salvezza che si deciderebbe solo all'ultima giornata.

Arci Levane - Incontro 0 - 1


Tre punti pesanti in chiave salvezza quelli che i fiorentini dell'Incontro strappano all'antistadio di Montevarchi a spese del Levane nel posticipo della 28°a giornata del campionato Arci eccellenza girone Valdarno.
Gara segnata per i biancoverdi, che dopo un primo tempo incolore, partono forte nella ripresa passando pure in vantaggio: inspiegabilmente la terna arbitrale annulla la rete. Rimessa degli avversari che partono in contropiede e segnano.
Ad un quarto d'ora dal termine il Levane fallisce il calcio di rigore che quantomeno avrebbe permesso a Gragnoli e compagni di raggiungere il pari.
Aspettiamo di conoscere gli ultimi risultati per vedere quanto pesante sia stato questo ko interno del Levane; complimenti all'Incontro che nel girone di ritorno ha cambiato decisamente marcia.

Un grazie all'amico Marco per le informazioni!

26 aprile 2010

Castel Rigone - Montevarchi 2 - 1


Seconda battuta d’arresto consecutiva per la truppa di Mobili, sconfitta a Castel Rigone a sei minuti dal termine dopo una gara tutto sommato equilibrata. Fra i rossoblu assente il giovane attaccante Verona, infortunatosi in allenamento; il mister dei padroni di casa è una vecchia conoscenza del calcio rossoblu, il capitano di tante battaglie Federico Nofri.

Parte bene l’Aquila e già al 3' arriva la conclusione di Ingribelli, facile preda del portiere Gori.
I padroni di casa, terribile matricola e rivelazione del torneo, cominciano a macinare gioco e si rendono pericolosi in varie circostanze: al 10' Tramini crossa per la testa di Valli con la sfera che va alta di poco sulla traversa. Al 20' show di De Luca che salta tre avversari, entra in area di rigore e calcia di destro con la palla che termina la propria corsa fra le braccia di un Pierini, ottimamente piazzato.
Prova a riaffacciarsi in zona d’attacco il Montevarchi al 23' con Rubechini, ma la sua conclusione è centrale.
Al 32' ancora Castel Rigone con Pinazza che smarca Tranchitella, il cui diagonale sfiora il palo alla destra di Pierini. Prima del riposo, arriva il vantaggio dei biancoblu: Pinazza, ancora lui in cabina di regia, pennella al centro su punizione dove interviene Tranchitella per la deviazione vincente che non lascia scampo a Pierini.

Non succede niente nel primo quarto d’ora della ripresa, dove il Montevarchi non riesce a far male e raramente si rende pericoloso.
Al 15' Tramini prova direttamente da calcio di punizione, ma la mira non è precisa.
Al 25' il Montevarchi pareggia: parte tutto dai piedi del neo entrato Angelotti che disegna una parabola vincente a centro area dove capitan Sala si getta in tuffo di testa e segna. Proteste dei padroni di casa per un fuorigioco di rientro dell’attaccante rossoblu.
Il Castel Rigone non si perde d’animo e continua ad attaccare, mostrando lucidità e buone individualità. De Luca, ottima la sua prova, al 26' impegna severamente Pierini costringendolo ad un prodigioso intervento a deviare in angolo la micidiale conclusione.
Al 40' il Castel Rigone segna il goal partita con Bisello Ragno che svetta più alto di tutti a deviare il perfetto traversone di Tramini, anticipando di testa i difensori rossoblu e regalando ai suoi la vittoria.
Una vittoria ottenuta col carattere, quella dei padroni di casa, contro un Montevarchi troppo timoroso ed ancora alla ricerca di punti sicurezza per uscire definitivamente dalla zona play out. La squadra di Mobili non ha giocato male, ha solo avuto la colpa di chiudersi troppo dopo il pareggio e non è stata abbastanza “cattiva” nei minuti finali quando c’era da difendere il prezioso pari raggiunto.
Adesso servirà la massima concentrazione fino all'ultima giornata per poter raggiungere il traguardo della salvezza.
Alé Alé Rossoblè!

25 aprile 2010

Matassno - Ginestra nelle immagini

Nonostante la giornata nuvolosa, la primavera comincia a farsi sentire anche con il suo repertorio di luci e colori. Ecco le foto relative alla giornata di ieri.

Anche le nuove generazioni partecipano al riscaldamento con i più grandi. Nella foto Cosimo Dini mostra un ottimo destro!



Le due squadre impegnate nelle fasi di riscaldamento.

Si parte!

La partita non decolla: le due squadre si studiano e spesso il gioco ristagna a centrocampo. Le occasioni create saranno ben poche a fine gara.


Un Andrea Morbidelli nell'inedita posizione di centravanti quello visto nella gara di Figline contro il Matassino: come sempre una prova generosa la sua, al servizio della squadra.


Un ottimo Dini perfino in fase d'impostazione: in questa stagione si è dimostrato uno dei punti fermi di questa Ginestra.


Il guerriero del centrocampo gialloverde Belardi.


La grinta dei padroni di casa


Capitan Bucciarelli non perde di vista un attimo il centravanti del Matassino


Uno stremato Riccucci, autore di una prova eccellente


La smorfia di dolore del guerriero,toccato duro nel corso delle battute finali.


L'allenatore del Matassino: anche lui ha avuto un bel da fare per farsi ascoltare dai suoi!

Ottima schema su calcio di punizione: Morbidelli tocca corto per Bardelli, il cui tiro potente termina di poco a lato.


Sono tre i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, ma non succederà più niente fino al fischio finale.

Matassino - Ginestra 0 - 0



Una Giornata ventosa con cielo coperto ma temperatura intorno ai venti gradi ha fatto da cornice all'incontro fra i padroni di casa del Matassino e la Ginestra di Montevarchi, valevole per la 28°a giornata del campionato Arci eccellenza Valdarno. Terreno in buone condizioni nonostante la pioggia incessante del giorno prima.
Calzettoni e pantaloncini verdi con maglia bianca ad inserti gialloverdi per la Ginestra; calzettoni e maglia rossa con pantaloncini bianchi per il Matassino.
Come triste consuetudine da diversi mesi a questa parte, mister Benucci non ha difficoltà nel scegliere gli uomini da mandare in campo: con presenti in panchina i soli Caiani e Casini ( entrambi acciaccati ) restano da poter schierare solo undici elementi. Fra i pali Marini, Riccucci e Dini sulle fasce, Coppi e Bucciarelli come coppia collaudata di centrali difensivi. Ottima l’intuizione di Benucci di avanzare Gori a centrocampo sulla fascia destra, mentre nella corsia opposta agisce Francini. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Procelli Daniele e Belardi. Assenti tutte le punte di ruolo, davanti gioca la coppia Morbidelli – Bardelli.

Al 4’ un ottimo lancio di Belardi pesca Morbidelli sul filo del fuorigioco: l’attaccante gialloverde lascia sapientemente sfilare la sfera e calcia al volo sul primo palo. Purtroppo per la Ginestra la palla termina di un metro fuori dallo specchio della porta.
Al 14’ una punizione dal limite calciata da Morbidelli viene respinta dalla barriera, ma è lo stesso giocatore gialloverde a riprendere la respinta e calciare al volo: ne viene fuori una conclusione micidiale che scavalca il portiere del Matassino, ma colpisce la faccia superiore della traversa. Ottima occasione di passare in vantaggio per gli ospiti.
Al 25’ si vedono anche i padroni di casa con un cross dalla sinistra, sporcato da un dinfesore gialloverde che ne rallenta la corsa, sul quale si avventa all’altezza del primo palo il numero 6 Innocenti che riesce ad anticipare Marini in uscita, ma la sua conclusione termina fuori.
La gara, abbastanza equilibrata, regala poche emozioni: il Matassino tenta di imbastire trame di gioco manovrate, ma la difesa ginestrina è sempre ben piazzata. Termina così a reti inviolate la prima frazione di gioco.

In avvio di ripresa, inizio deciso del Matassino che costringe la Ginestra nella propria metà campo; i padroni di casa scendono in campo decisi a cercare la rete con maggior insistenza rispetto al primo tempo, ma gli ospiti si difendono con ordine concedendo solo qualche tiro dalla bandierina.
Al 6’ ammonito Coppi; al 15’ pericolosa girata in area del numero 9 Venturini che termina di poco a lato.
Al 20’ Bardelli non aggancia la sfera in area, ma con il suo movimento libera Procelli Daniele che da ottima posizione spara di poco sopra la traversa. E’ l'occasione più nitida per passare in vantaggio creata dalla Ginestra.
Al 23’ altra chance per i gialloverdi su punizione: Morbidelli tocca corto per Bardelli che lascia partire un diagonale che fa la barba al palo.
Al 29’ una punizione tesa di Coppi dalla tre quarti, trova smarcato in area Francini: la sua girata acrobatica finisce poco sopra la traversa.
Da segnalare solo il cartellino giallo sventolato a Dini all'ultimo di recupero per proteste: incontenibile il difensore gialloverde sia in campo, veramente onnipresente, che a parole!
Termina a reti inviolate una sfida che la Ginestra ha affrontato con lo spirito giusto nonostante avesse di fronte la seconda forza del campionato, l'unica squadra capace di battere i campioni della Leccese in questa stagione. Diciamo subito che la gara non è stata disputata su ritmi elevati e che, probabilmente, le tante assenze fra le file dei padroni di casa si sono fatte sentire: ricordo ancora l'incontro dell'andata dove il Matassino si impose nettamente e produsse un notevole volume di gioco basato sul possesso palla e combinazioni veloci. La Ginestra scesa in campo ieri a Figline è stata capace di difendersi senza affanni ed ha sfiorato il vantaggio in almeno due occasioni. Merito, secondo me, di un ritrovato spirito di squadra e dell'impegno di tutti i ragazzi scesi in campo: anche contro il Matassino i gialloverdi erano in undici precisi senza cambi a disposizione, situazione questa che si protrae ormai da gennaio, ma grazie alla ritrovata costanza negli allenamenti la stanchezza non si è fatta sentire.
Ottime le prove di Francini, difficile da superare e puntuale al momento di spingere, di un Gori a chilometraggio illimitato sulla fascia destra ed di un Belardi, vero faro del centrocampo. La difesa si è dimostrata solida e davanti la coppia Morbidelli-Bardelli, con una prova generosa, ha dialogato bene con la squadra. Se l'impegno sarà sempre questo, la squadra del presidentissimo Aldinucci potrà comunque togliersi qualche soddisfazione prima della fine del campionato.

In alto le due squadre schierate a centrocampo prima del fischio d'inizio.

Pol.Pietrapiana - Giglio Verde Rinviata


Il derby di Reggello fra la Polisportiva Pietrapiana ed il Giglio Verde non è si è disputato per impraticabilità del campo.
La gara, valevole per la 28°a giornata del campionato Arci eccellenza Valdarno, verrà recuperata martedì 27 Aprile alle ore 21.00 a Reggello.

Un saluto ed un ringraziamento agli amici della Pol.Pietrapiana per le informazioni:

http://www.polisportivapietrapiana.it/

Arci Bucine/Mercatale - Ponterosso 2 - 1


Notevole prova di forza dei ragazzi di mister Gambini che nella 28°a giornata del campionato Arci eccellenza Valdarno sconfiggono i più quotati avversari del Ponterosso di Figline.
Stagione d'esordio da incorniciare per bomber Sampieri e compagni quella che li ha visti debuttare nell'eccellenza dell'Arci dopo aver vinto il campionato di prima categoria l'anno passato: restano ancora cue partite al termine della stagione e la classifica non potrà che migliorare ulteriormente giocando con questa convinzione.

23 aprile 2010

Dalla Ginestra alle stelle ( Pt.10 )


Sardegna da scoprire (Pt.1)

Era la metà degli anni novanta, ma allora come oggi la scusa di poter svolgere la rifinitura della preparazione estiva lontano dalle colonne d'Ercole della Gruccia era cosa assai gradita ai giocatori, dirigenti e tifosi della Ginestra.
Quell'anno si sentiva forte in casa gialloverde il bisogno di iniziare la stagione con il piede giusto, dopo due stagioni anonime sotto la guida di mister "mi metto": ancora oggi si ricordano le sue tragicomiche letture di formazioni negli spogliatoi. Sergio "mi metto" Chiassai aveva ancora un'ottima visione di gioco e non disdegnava di auto schierarsi come libero, con tanto di classico numero sei sulle spalle: il culmine lo raggiungeva al momento di comunicare la formazione ai ragazzi, quando procedeva spedito fino al momento di pronunciare il suo nome e con la massima naturalezza possibile annunciava fiero: “mi metto!”.
Nonostante il suo inserimento in formazione, le stagioni erano state comunque avare di risultati e tutti sappiamo come la pazienza del presidentissimo Aldinucci avesse, oggi come allora, una soglia alquanto bassa: la panchina della Ginestra venne così affidata a Mauro Machetti, uno destinato a scrivere pagine memorabili di storia con i colori gialloverdi.
Grazie alle origini ed alle amicizie ancora vive di Rosario Pudda, altra colonna portante della Ginestra, nella sua terra natia, venne organizzato una sorta di gemellaggio con il paese di Orotelli ( in lingua sarda “Oroteddi” ), comune con più di duemila abitanti situato a circa 15 km dal capoluogo di provincia Nuoro ed arroccato a circa 400 metri sopra il livello del mare. Una terra nota per la sua tradizione agricola e la massiccia testimonianza storica, tutt’oggi ancora viva nei nuraghi.
Dal momento della proposta della trasferta sarda all'atto di fissare pullman e traghetto non passarono, credo, più di 24 ore. Il gruppo era carico, avanzava spavaldo verso l'imbarco del traghetto come una vera squadra di calcio, indossando la stessa uniforme e specchiandosi nelle onde del mare come dei veri divi in attesa dell'assalto delle tifose sarde. Il comandante della nave, pensando di avere a che fare con una squadra seria, rispettando un rigido protocollo si rivolse all'allora capitano dei gialloverdi, Baleno, chiedendo dove fossero diretti. Nessuno dei presenti, dai compagni di squadra ai dirigenti e tifosi al seguito, osò inserirsi in quel dialogo fra pari grado ed attesero la risposta di Baleno che, tenendo fede al proprio nome di battaglia, non tardò ad arrivare. In maniera del tutto naturale e sicura rispose solenna al comandante: "In Sardegna!"
L'attonito equipaggio abbozzò un sorriso di cortesia, mentre gli ammutoliti ginestrini avrebbero dovuto intuire che quella trasferta non avrebbe potuto promettere granché con tali premesse!
Archiviato il caso Baleno, la traversata procedette molto bene, il morale dell'allegra brigata era alto ed il pensiero di incontrare tutte sosia di Elisabetta Canalis era ormai opinione largamente diffusa. L'unico a predicare saggezza, forse perché cosciente della situazione storico sociale del luogo, era Rosario, il quale non aveva ancora capito di avere a che fare con un branco di lupi affamati che a tutto pensavano meno che all'aspetto ludico-sportivo del gemellaggio!
Le procedure di sbarco si svolsero senza particolari problemi e la Ginestra si ritrovò, per la prima volta nel corso della sua gloriosa storia, in terra sarda. La prima cosa che facciamo una volta arrivati in un luogo sconosciuto, sia un'isola deserta o una grande metropoli, è quella di partire in esplorazione per vedere cosa ci circondi: i gialloverdi di Machetti si dimostrarono più che felici di perlustrare la zona ed in men che non si dicesse il tranquillo paesino di Orotelli venne letteralmente invaso da un torrente di sguaiatezza in piena.
D'obbligo fu la visita nel centro storico, ricco di luoghi da visitare e di negozi con prodotti tipici del luogo. In uno di questi, fra i tanti souvenir esposti, qualcosa catturò l'attenzione dell'esperto Caposciutti, uno abituato a non fallire gli appuntamenti con la storia. Fermo davanti alla vetrina, notò un'inquietante somiglianza fra le tipiche maschere sarde, i mamutones (più comunemente conosciute da queste parti come “sos thurpos” ) e qualcuno della sua squadra. Incuriosito da questo particolare, decise di andare a fondo ed entrato nel negozio si fece spiegare l'origine di quelle maschere, tipiche del carnevale sardo, dalle forme così particolari. Una volta capito il tutto, rivelò al negoziante un'informazione destinata a cambiare il corso della storia locale: lo stampo dei mamutones, o meglio il vero esemplare in carne ed ossa, lo aveva la Ginestra in squadra! Promise di mostrarglielo quanto prima. Solo il tempo di tornare al quartier generale ed invitare, con una scusa per non destare troppi sospetti nell'interessato, gli altri compagni di squadra ad uscire. Condotti anche gli altri di fronte al negozio di souvenir, Caposciutti si fermò davanti alla vetrina chiamando l'attenzione della proprietaria: appena incrociò lo sguardo della gentile signora, svelto si affrettò ad indicare la faccia di Sandrone, senza che questi se ne accorgesse. La risata a doppia ganascia della signora non ebbe bisogno di commento: avevano la stessa espressione!
Dopo la breve parentesi del centro storico, la squadra si divise in due gruppi. I più disciplinati si diressero al campo di gioco di Orotelli per saggiarne le condizioni e prendere confidenza con il terreno: una sorta di pietrisco color nero vulcano che alla sola vista bruciava la pelle. I più curiosi, circa una decina di elementi, ebbero la brillante idea di noleggiare due macchine e partire in esplorazione. Un giro turistico che dall’altipiano del Supramonte li condusse fino alle meravigliose acque di Cala Luna. Complice anche la gara del giorno dopo, la giornata si concluse senza eccessi spropositati.
Quella partita segnò l'inizio dell'era Machetti sulla panchina della Ginestra. L'evento venne curato in ogni minimo dettaglio e per l'occasione fu inaugurato un nuovo completo tutto bianco con lo stemma di Montevarchi in bella mostra sulla spalla: piccolo particolare da non trascurare fu la pesantezza invernale del tessuto e le maniche irrimediabilmente lunghe!
Già da quanto si poteva vedere nel riscaldamento, i sardi ci tenevano a ben figurare fra le mura amiche e non lesinavano in impegno. Il primo tempo fu un vero e proprio bagno di sangue: i locali perforano la difesa ginestrina a ripetizione. Il portiere dell'Orotelli, evidentedente a suo agio su quel deserto ciottoloso, si esibiva in scivolate scintillanti ( nel senso che si vedevano le scintille! ) e non lasciava passare niente. Durante l'intervallo, dato il pesante passivo accumulato ed il clima amichevole della partita, invece del solito the caldo scorrevano fiumi di Ichnusa, la celebre birra sarda. Alla fine il risultato parlava chiaro: Orotelli 5 - Ginestra 1!
Evidentemente i sardi reggevano meglio anche la birra! La rete della bandiera per la Ginestra fu segnata dal generoso Giuliano lo Scalzo. Beh, la partita, alla fine dei conti, non era poi il motivo principale del gemellaggio calcistico con la squadra del paese natale di Rosario: la trasferta in terra sarda, infatti, doveva riservare ancora molte emozioni per i ragazzi della Ginestra!

Nella foto in alto una celebre maschera (mamutones) del carnevale sardo.
Nella foto sotto, il marchio della birra sarda


22 aprile 2010

Risultati 27°a Giornata Arci eccellenza Valdarno



Risultati

Incontro Pol.R.Masi 1 - 2
Ginestra Pol.Pietr. 1 - 1
Leccese Matassino 0 - 1
Ponterosso Levanella 2 - 0
Bocciofilo Levane 1 - 1
Penna Cascia 1 - 0
Giglio V. Arci Buc/Merc 1 - 3
Italfiasco F.Incisa 2 - 1


Si rilassa la vincitrice del campionato Leccese nell'incontro casalingo contro il Matassino, capace di infliggerle la prima sconfitta stagionale. Perde terreno anche il Cascia, sconfitto nel difficile campo della Penna, che si conferma ancora una volta squadra rivelazione del girone di ritorno. Risorge il Ponterosso nella battaglia che lo ha visto prevalere sul Levanella: una vittoria che proietta definitivamente i figlinesi al quarto posto in classifica. Vittoria che vale il quinto posto e l'aggancio al Levanella quella della Remo Masi sul sintetico di Villamagna a spese dell'Incontro. Giovedì scorso netto il successo del Bucine/Mercatale, trascinato dalle reti del capocannoniere Sampieri, sul campo dell'ormai spacciato Giglio Verde. La Ginestra ha sfiorato il successo nella gara interna contro la Polisportiva Pietrapiana, ma la sorte non è stata dalla sua parte ed i due legni colpiti le hanno impedito il raddoppio. Torna al successo anche l'Italfiasco contro la Fulgor Incisa, mentre pareggiano Bocciofilo e Levane.
Nel prossimo turno da segnalare l'incontro di sabato fra la Leccese ed il Cascia.


Classifica

Leccese 72
Matassino 59
Cascia 55
Ponterosso 50
Levanella 43
Pol.R.Masi 43
Arci Penna 38
Arci Buc/Merc 37
Ginestra* 34
Italfiasco 33
Pol. Pietr. 25
Bocciofilo 25
F.Incisa 23
Incontro 21
Levane 21
Giglio V. Pietr. 16
*1 punto di pen.


Classifica Marcatori

18 Reti SAMPIERI STEFANO ARCI BUCINE/MERCATALE
15 Reti ERMINI PAOLO ARCI PENNA
15 Reti LOCATELLI LUCA PONTEROSSO G.S.
14 Reti ZENI NOGUEIRA LECCESE USD
14 Reti ZAMPOLI MARCO GSA CASCIA
13 Reti BRANDANI SIMONE GIGLIO VERDE PIETRAP.
13 Reti MERLI RANIERO GSA CASCIA
11 Reti LAZZARINI VALENTINO LEVANELLA ASD
10 Reti GIORGI SAMUELE BOCCIOFILO G.S.
10 Reti NAIMI LORENZO ITALFIASCO A.P.D.
9 Reti CHERICI ALESSANDRO GIGLIO VERDE PIETRAP.
9 Reti FRAMMARTINO ANDREA PONTEROSSO G.S.
9 Reti CENTRINI DANIELE INCONTRO S.C.
9 Reti MALJA BUJAR ARCI MATASSINO
9 Reti BENDONI GIUSEPPE POL. REMO MASI
9 Reti CAPANNI MASSIMO POL. REMO MASI
9 Reti DOTTI ALESSANDRO LECCESE USD
8 Reti RICCI GIANLUCA ARCI MATASSINO
8 Reti CAIANI GABRIELE GINESTRA GSA
8 Reti ANNESI ANDREA FULGOR INCISA
8 Reti NERI LEONARDO LECCESE USD
7 Reti BERNARDONI DAVIDE ARCI MATASSINO
7 Reti GIAMMONA GIUSEPPE PONTEROSSO G.S.
7 Reti DI CATERINO CLAUDIO PONTEROSSO G.S.
6 Reti ROTESI SAMUELE LECCESE USD
6 Reti MINUCCI MAURO ARCI MATASSINO
6 Reti DOMINICI ALBERTO LECCESE USD
6 Reti TEMPONE SALVATORE POL. REMO MASI

Prossimo Turno

Pol.Pietrap. Giglio V.
Ven 23/04 ore 21.30 Regg
Matassino Ginestra
Sab 24/04 ore 14.30 Fig.ne
Levane Incontro
Lun 26/04 ore 21.15 Levane
Leccese Cascia
Sab 24/04 ore 14.30 Leccio
F.Incisa Pol.R.Masi
Lun 26/04 ore 21.15 Incisa
Arci Buc/Merc Ponterosso
Sab 24/04 ore 14.00 Bucine
Italfiasco Penna
Lun 26/04 ore 21.00 Faella
Levanella Bocciofilo
Sab 24/04 ore 15.00 M.Varchi

21 aprile 2010

In finale al 51%...caro Josie!


Non fatevi ingannare dai titoli a nove colonne di certi quotidiani, la notizia di ieri sera è che la squadra di Mourinho ha vinto la semifinale d'andata di Champions League contro il Barcellona campione d'Europa e del mondo!
Tutto il resto non conta. Che si giocasse a San Siro e che ancora manchi la gara di ritorno al Camp Nou prima di strappare il biglietto per la finale di Madrid sono dettagli secondari. Poco importa se il 3 a 1 non è al riparo da rischi di rimonta spagnola, non ci interessa se poteva starci un rigore per Messi e compagni e se la rete del "principe" era in sospetto offside. Al momento sono aspetti che non devono condizionare la soddisfazione per il successo straripante ottenuto ieri sera da Julio Cesar e compagni. Balo ( chiamato amorevolmente "seu filho da puta" dal tecnico di Setubal quando non rispettava i dettami tattici imposti una volta entrato in campo ) ha scaraventato a terra a la maglia dell'Inter al termine della gara? In un gruppo capace di reagire caratterialmente al vantaggio blaugrana, come hanno fatto ieri sera i nerazzurri, i capricci di una pecora nera ( assolutamente nessun riferimento al colore della pelle del futuro attaccante della nazionale italiana ) non ne turberanno di certo l'equilibrio vincente.
Le partite sono strane, a volte nascono male come se fossero irrimediabilmente segnate: pareva il caso dell'Inter quando, dopo aver fallito la palla per il vantaggio, è stata punita dalla discesa del brasialiano Maxwell, ex di turno insieme ad Ibra, che dopo esser penetrato in area ha servito rasoterra Pedro che ha insaccato completamente smarcato. Subire una rete dal Barça in casa dopo venti minuti, non è proprio una pacca di incoraggiamento verso la qualificazione. Invece è stato lo schiaffo che ha svegliato la reazione interista, guidata rabbiosamente dai suoi uomini simbolo. Il pareggio è stato infatti opera di Maicon, immenso fino al cambio forzato, Milito, l'unico temuto alla vigilia da Messi e di Sneijder, uno sul quale solo Mourinho ha creduto ciecamente fino a portarlo a Milano, dopo che a Madrid era finito nel dimenticatoio.
La dimostrazione che il Barça era perforabile e di conseguenza battibile ha trasformato l'Inter nel toro che vede la preda ferita davanti a sé: spinta anche dagli 80 mila del Meazza, la furia nerazzurra s'è abbattuta sugli avversari come un ciclone rivolta le acque dell'oceano ed ha avuto la meglio. Il Barcellona non è certo squadra che si copre aspettando di colpire l'avversario di rimessa e l'Inter si è adeguata affrontandola a viso aperto, basando il proprio gioco su verticalizzazioni improvvise e sfruttando le incursioni sulle fasce.
Di Maicon e Milito le altre due reti che nella ripresa hanno messo al sicuro il risultato. E' un Inter apparsa in netta crescita, soprattutto a livello mentale: sono queste le gare chiave in cui la squadra acquista coscienza dei propri mezzi anche in Europa. 51% di possibilità di approdare in finale, e non 50% come ha continuato a dichiarare Mourinho nel dopo gara, proprio perché i nerazzurri dispongono adesso di quel coraggio fondamentale per giocare a viso aperto contro le maggiori squadre europee.
Capitan Zanetti che ferma in velocità il suo connazionale Messi, miglior giocatore al mondo, come se fosse uno qualunque; Lucio e Samuel che neutralizzano l'amato-odiato Ibra costringendo Guardiola a toglierlo per coprirsi con un difensore, sono la sintesi di una gara praticamente perfetta da parte dei nerazzurri, oltre che dei segnali incoraggianti per il ritorno. L'Inter di Mourinho può finalmente fare male a questo Barça.

Foto tratta sportfeatures.com